Si sono tenute questa mattina, nella sala della Regina della Camera dei deputati, le celebrazioni per i trent’anni dall’istituzione della Conferenza, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’evento, moderato dal giornalista Fabio Mazzeo, è stato aperto dall’Inno di Mameli eseguito dal coro della classe 4H della scuola primaria Pistelli dell’Istituto Comprensivo Claudio Abbado di Roma.

“La nostra Costituzione individua tra i principi fondamentali l’autonomia locale e il decentramento amministrativo – ha dichiarato Lorenzo Fontana, Presidente della Camera – Le Regioni rivestono oggi un ruolo centrale nell’assetto istituzionale del nostro Paese.”

“La Conferenza costituisce un inestimabile presidio – ha sottolineato Fontana – a garanzia del delicato equilibrio tra i diversi livelli istituzionali delineati dal nostro ordinamento. Sono lieto che oggi la Camera dei deputati renda omaggio al prezioso contributo che, da ormai 30 anni, tale organismo offre per il costante rafforzamento della nostra democrazia e dei suoi valori fondanti.”

Tra i contributi anche un videomessaggio di Vasco Alves Cordeiro, Presidente del Comitato europeo delle Regioni, che ha ricordato come l’organismo da lui presieduto sia stato “creato 30 anni fa dal Trattato di Maastricht per garantire che le voci delle comunità locali siano ascoltate nell’UE e che gli orientamenti europei possano essere adeguatamente tradotti sul territorio.”

“Con la Conferenza condividiamo non solo l’anno della nostra creazione – ha aggiunto Cordeiro – ma anche la missione di creare ponti tra i vari livelli di governo che oggi costituiscono l’Unione.”

Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia e Vice presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha posto l’accento sul “ruolo strategico che le Regioni svolgono nel nostro sistema democratico. Con la riforma del Titolo V della Costituzione si è compiuto un passo fondamentale per il consolidamento dell’autonomia regionale, aprendo nuove possibilità per le Regioni di esercitare le funzioni loro assegnate dalla Carta.” Guardando al futuro, Emiliano ha sottolineato che “la velocità con cui i cambiamenti si manifestano, dalla transizione ecologica alla rivoluzione digitale, ci impone di ripensare i nostri modelli di intervento. La Regione deve diventare un laboratorio di innovazione, capace di coinvolgere tutti gli attori del territorio nella definizione di strategie flessibili e adattive.”

Per Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza, “il Paese deve governare la propria natura policentrica, trovando, in un continuo divenire, punti di aggregazione e consenso. La Conferenza serve a valorizzare le differenze di ciascun territorio, inserendole in un comune percorso di crescita che tenga conto dei bisogni delle persone e della tutela dei diritti fondamentali.”

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