La Delegazione italiana al Comitato delle Regioni, insieme alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome, ANCI e UPI ha organizzato il Seminario su “La partecipazione dell’Italia al Comitato delle Regioni nel mandato 2020-25: lavoro svolto e prospettive future.” L’evento, che si è tenuto oggi, è stato un’occasione importante per approfondire le iniziative ed il lavoro svolto dai Membri italiani che rappresentano le Regioni, le Province e i Comuni a Bruxelles.

Durante il seminario è stata sottolineata l’importanza di lavorare per promuovere tre priorità politiche: al primo posto, garantire la resilienza dei territori e delle comunità locali, anche attraverso l’utilizzo dei fondi della coesione, che non possono diminuire; poi, la transizione ecologica, che deve essere giusta, garantire la crescita economica e la competitività delle imprese europee; infine, l’UE deve semplificare le sue regole ed i suoi processi amministrativi e questo può avvenire anche grazie alla digitalizzazione e all’utilizzo dell’Intelligenza artificiale.

Nel biennio 2023-24, 18 dei 76 pareri finora approvati dal CdR  –  oltre il 23% – hanno avuto come relatore un membro della Delegazione italiana e hanno toccato temi di assoluto rilievo e di grandissima attualità: dalle risposte alla crisi del mondo agricolo alla politica alimentare europea, che deve difendere la dieta mediterranea, dalle misure regionali e locali per una giusta transizione alle politiche europee che guardano alla sostenibilità ambientale, come l’economia circolare, alla sicurezza energetica (idrogeno) e alla gestione dei flussi turistici nelle grandi città. Il lavoro di squadra e le numerose iniziative promosse dai rappresentanti delle Regioni e delle Città italiane a Bruxelles dimostra che il CdR può fare la differenza nel quadro del processo legislativo dell’UE e nella definizione della nuova agenda strategica dell’UE nel periodo 2024-29.

 

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