Si è tenuto questa mattina il seminario “Organi di garanzia tra realtà e potenzialità delle tecniche di tutela”, presso l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. L’evento, organizzato dal Difensore civico e dal Co.Re.Com. dell’Emilia-Romagna, si è svolto a seguito del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici del giorno precedente.

“Nel perseguire l’obiettivo di promuovere una società basata sui principi della giustizia e dell’equità – ha dichiarato Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna – è fondamentale riconoscere e sostenere il lavoro di questi organi di garanzia, che rappresentano un baluardo contro l’arbitrarietà e l’ingiustizia, per la pacificazione sociale. Queste due strutture, nel corso degli anni, hanno sviluppato competenze sempre più estese, fino a creare un ponte tra i cittadini e le amministrazioni pubbliche. Parliamo di forme di tutela gratuite, di facile accesso.”

“L’obiettivo è quello di superare, con anche la persuasione, quel muro che a volte separa il cittadino dalla pubblica amministrazione” ha sottolineato Marino Fardelli, Difensore Civico del Lazio e Presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici.

Sono intervenuti anche Federico Alessandro Amico, Presidente della Commissione per la parità e per i diritti delle persone dell’Emilia-Romagna, Guido Giusti, Difensore civico dell’Emilia-Romagna, Nicola Posteraro, Professore ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università degli studi di Ferrara, Gianna Morandi, Difensore civico della Provincia autonoma di Trento, Giorgio Tonelli, Vicepresidente del Co.Re.Com. dell’Emilia-Romagna, Marco Macchia, Professore associato di diritto amministrativo presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, Marina Caporale, Professoressa associata di Diritto amministrativo presso l’Università di Modena e Reggio-Emilia, e Gianluca Gardini, Professore ordinario di diritto amministrativo presso l’Università di Ferrara.

Durante l’evento sono stati presentati i volumi “Contributo allo studio della difesa civica quale strumento di risoluzione alternativa delle controversie” di Nicola Posteraro e “I Comitati regionali per le comunicazioni: riding two horses at once?” di Marco Macchia.

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