Si è tenuta oggi la presentazione del Rapporto sulla legislazione 2024-2025 tra Stato, Regioni e Unione europea, presso la Sala della Regina della Camera dei deputati.
L’evento, promosso dall’Osservatorio sulla legislazione della Camera dei deputati in collaborazione con la Conferenza, ha visto anche la presentazione della revisione del Manuale di regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi per le Regioni.
«Io credo fermamente, e mi batterò per questo, che le Assemblee legislative debbano soprattutto orientarsi nella discussione e approvazione di leggi settoriali e avviare finalmente una stagione di formazione di testi unici, così da privilegiare la trasparenza e la chiarezza della normativa per garantire la certezza del diritto – Ha dichiarato Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza – Occorre poi evitare, come qualche volta accade, che le Giunte utilizzino strumenti per evitare la discussione nelle Commissioni consiliari competenti o strozzino il dibattito in assemblea.
Dal rapporto emerge una piccola inversione di tendenza, con il passaggio dalle leggi di manutenzione a quelle di settore. Tendenza che va rafforzata, per evitare il rischio di una legislazione frammentaria, costituita da un eccesso di collegati e leggi omnibus dove vengono inserite norme disomogenee che creano confusione. Inoltre c’è una proliferazione di norme di bilancio o di variazione di bilancio nelle quali vengono inserite disposizioni di diverso contenuto, che sicuramente è da scongiurare.
Mentre io ritengo – ha concluso il Presidente – che il confronto in aula tra le diverse forze politiche sia un irrinunciabile strumento di garanzia, volto a raggiungere sulla legge un punto di compromesso e di condivisione quanto più ampio possibile.»
«Vi è un grande bisogno, non solo in Italia, di Parlamenti – ha dichiarato Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e Presidente del Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione – Solo attraverso il confronto trasparente svolto nelle Assemblee legislative le difficili scelte imposte dalle transizioni in atto, quella ambientale, quella energetica, quella digitale, potranno trovare la necessaria legittimazione democratica.
Il Parlamento è invitato a potenziare i suoi strumenti conoscitivi e di lettura della realtà sociale – ha proseguito la Vicepresidente – È in quest’ottica che il Comitato per le attività di documentazione dell’Ufficio di presidenza, che ho l’onore di presiedere, ha svolto la sua indagine conoscitiva sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito parlamentare. Ed è sempre in quest’ottica che sempre nell’ambito del Comitato abbiamo iniziato un’attività istruttoria sulle buone pratiche che gli altri parlamenti europei e il Parlamento europeo hanno da tempo messo in opera sul monitoraggio e sulla verifica delle politiche pubbliche. L’obiettivo è quello di rendere sempre più partecipe il Parlamento sia nella definizione ex ante delle politiche pubbliche sia nella verifica dell’impatto che tali politiche hanno su importanti aspetti trasversali, quali quelli dell’eguaglianza di genere, del riequilibrio generazionale o della distribuzione territoriale.»
Sono intervenuti anche Catia Polidori, Presidente del Comitato per la legislazione della Camera, Andrea Giorgis, Presidente del Comitato per la legislazione del Senato, Giovanni Pitruzzella, Giudice della Corte costituzionale, e Aurelia Jannelli, Segretaria generale del Consiglio regionale del Piemonte e capofila del gruppo di lavoro per la revisione del Manuale di regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi per le Regioni.
Leggi l’intervento completo del Presidente Aurigemma
Leggi l’intervento completo della Vicepresidente Ascani
Leggi l’intervento completo della Presidente Polidori
Consulta il Rapporto sulla legislazione 2024-2025 tra Stato, Regioni e Unione europea
Consulta il Manuale di regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi per le Regioni