Questa mattina è stato approvato a Trieste il documento di posizione “Il ruolo dei Consigli regionali in Europa, a tutela delle filiere produttive e delle identità territoriali. Fare sistema per difendere le eccellenze agroalimentari del “Made in Italy”: buone prassi e nuove proposte”, dal Coordinamento dei Presidenti delle Commissioni delle Politiche europee della Conferenza ospitato da Piero Mauro Zanin, Presidente del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia e Delegato per il Coordinamento.

“L’educazione alimentare va incoraggiata e sostenuta, anche con una etichettatura che garantisca una informazione corretta e non manipolata, – ha dichiarato Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto e Coordinatore della Conferenza –  tuttavia non va confusa con l’istituzione di un sistema classificatorio dei cibi a livello europeo, come il Nutri-Score, che ha già mostrato i suoi forti limiti nei Paesi che l’hanno adottato, come la Francia, arrivando spesso a penalizzare i prodotti salutari e bilanciati della dieta mediterranea, come nel caso della porzione di patatine fritte che viene considerata più salutare di un cucchiaio di olio extra vergine di oliva.”

Il Presidente Zanin poi elencato brevemente i punti principali del documento approvato:

  • Bloccare l’introduzione del sistema di etichettatura Nutri-Score così com’è concepito, e fare pressione sulla Commissione europea affinché sospenda l’entrata in vigore del provvedimento;
  • Promuovere una nuova formulazione dell’etichetta nutrizionale, in linea con i principi della strategia UE “dal produttore al consumatore”; servono ulteriori valutazioni scientifiche imparziali per realizzare un sistema adatto a orientare il consumatore verso scelte consapevoli;
  • Agire, di concerto con il Parlamento nazionale, il Governo e gli europarlamentari, per recapitare le proposte dei Consigli regionali italiani all’attenzione delle istituzioni europee, in particolare della Commissione e del Comitato delle Regioni; a livello subnazionale, favorire la condivisione dell’iniziativa cercando una “alleanza di principi” con le regioni dei Paesi mediterranei (in particolare Spagna, Grecia e Portogallo) le cui filiere agroalimentari rischiano di essere egualmente penalizzate;
  • I Consigli regionali devono farsi promotori di un nuovo piano strategico che sfrutti la varietà delle filiere produttive di eccellenza dell’agroalimentare italiano e identifichi un modello di sviluppo sostenibile futuro per le aree rurali e interne, creando le condizioni per nuove prospettive di crescita e benessere;
  • Elaborare un “Pacchetto vita” per formare le nuove generazioni, attraverso azioni educative, attività di orientamento scolastico-professionale e di rafforzamento degli istituti tecnici agrari e dei corsi universitari e post-laurea.

Sono intervenuti Sarah Guizzardi, Attachée della Rappresentanza Permanente d’Italia all’Unione europea ed esperta in sicurezza alimentare, e Paolo Di Stefano, Direttore dell’Ufficio Coldiretti a Bruxelles, oltre ai membri del Coordinamento: Mara Dalzocchio, Manuela Rontini, Simone Angelosante, Francesco Gazzetti, Lilli Lauro, Antonio Montuoro, Roberto Paccher e Andrea Potzu.

Skip to content