In risposta alle proposte della Commissione europea per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera agroalimentare, la 166ª Assemblea plenaria del Comitato europeo delle Regioni ha approvato all’unanimità il parere di Loredana Capone, Presidente del Consiglio regionale della Puglia, sulle “Nuove misure per difendere gli agricoltori della concorrenza sleale”, che chiede misure supplementari per garantire redditi equi e stabili agli agricoltori e raggiungere gli obiettivi della politica agricola comune europea (PAC).

«È tempo di porre fine alle pratiche commerciali sleali e garantire un reddito equo e dignitoso a coloro che ci nutrono – ha dichiarato la Presidente Capone – Stiamo presentando proposte concrete per dare alle aziende agricole, in particolare a quelle di piccole dimensioni, più potere nella filiera alimentare. Nessun agricoltore dovrebbe essere costretto a vendere in perdita: l’UE deve garantire prezzi equi in linea con i costi di produzione. Le crisi climatiche e idriche stanno già colpendo duramente i nostri agricoltori. La Commissione deve investire ora per proteggere il nostro cibo e coloro che lo producono. Gli agricoltori europei non possono competere in condizioni di disparità. Il Comitato europeo delle Regioni chiede norme più eque e controlli a livello dell’UE per proteggere i nostri agricoltori dalla concorrenza sleale dei prodotti importati che non soddisfano i nostri standard.»

«Forse dimentichiamo che l’agricoltura entra quotidianamente nelle nostre case, sulle nostre tavole – ha dichiarato Gaetano Galvagno, Presidente dell’Assemblea regionale siciliana – Quando la Presidente Capone parla di concorrenza sleale non fa altro che sfondare una porta aperta: è inconcepibile pensare di dire ai nostri agricoltori di rispettare determinate regole e poi tenerne meno conto quando importiamo i prodotti da altri Paesi. Ritengo inoltre che se non ci occupiamo realmente di ciò che comporta l’abbandono del settore agricolo, noi probabilmente continueremo a parlare dei massimi sistemi ma ci troveremo forse un domani a mangiare dei microchip e a bere del petrolio.»

Hanno partecipato anche Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto, e Mauro Bordin, Presidente del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia.

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