Si è conclusa oggi la 169ᵃ Assemblea plenaria del Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles, nel corso della quale sono intervenuti Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza, Gaetano Galvagno, Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Antonio Mazzeo, Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, e Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto.

«Serve un’azione coordinata tra Unione, Stati ma anche Regioni, perché sono proprio le Regioni a gestire ogni giorno ospedali, farmacie, territori e emergenze – ha dichiarato il Presidente Aurigemma intervenendo in merito all’atto legislativo sui medicinali critici – Le Regioni sono la prima linea della salute pubblica, quelle che vedono subito gli effetti della carenza di un antibiotico o di un farmaco oncologico. I territori, se messi nelle condizioni giuste, possono sostenere l’Europa nei passaggi più delicati. Se vogliamo un’Europa più forte, dobbiamo partire da ciò che è essenziale: ricostruire la nostra autonomia strategica nella produzione dei medicinali. E non c’è più tempo da perdere.»

Il Presidente Galvagno è intervenuto al dibattito sul forum delle città e delle Regioni per i partenariati internazionali: «Riteniamo fondamentale che il Global Gateway assuma una chiara impronta territoriale, valorizzando il ruolo delle Regioni (nella definizione e nella gestione dei progetti strategici). La Sicilia è certamente il ponte naturale nel Mediterraneo ed è pronta a collaborare affinché le nuove iniziative europee si traducano in opportunità vere e concrete per le comunità e per il tessuto produttivo.»

Il Vicepresidente Mazzeo è intervenuto durante la votazione del piano d’azione per il continente dell’IA: «se vogliamo davvero un’Europa protagonista nell’IA, serve un vero “Cern europeo dell’intelligenza artificiale”, capace di mettere in rete i migliori centri di ricerca, attrarre talenti e sviluppare tecnologie che restino in Europa, producendo crescita, lavoro e opportunità. L’Europa deve tornare a guidare l’innovazione e non subirla.»

«Accogliamo con favore lo Space Act come un’iniziativa cruciale per facilitare un settore spaziale più competitivo in Europa, contribuendo a creare un mercato unico per lo spazio – ha detto il Presidente Ciambetti intervenendo sull’atto legislativo dell’UE sullo spazio – Tuttavia, devo sottolineare due questioni importanti. In primo luogo, dobbiamo stare molto attenti a non regolamentare eccessivamente il settore, come è successo con le nostre leggi sul digitale. Più burocrazia e lungaggini amministrative abbiamo, più difficile è per le aziende crescere e più probabile è che si trasferiscano in altre aree con condizioni più favorevoli. In secondo luogo, lo Space Act dovrebbe riconoscere pienamente il ruolo delle Regioni come partner fondamentali per facilitare lo sviluppo del settore. Esse agiscono come cofinanziatori e promotori di strategie territoriali ed ecosistemi per l’industria. Senza di esse la strategia per l’industria spaziale sarebbe incompleta.»

 

 

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