Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza, è stato relatore del parere “Preparare l’UE per la prossima crisi sanitaria: una strategia sulle contromisure mediche” alla riunione della Commissione NAT del Comitato europeo delle Regioni di questo pomeriggio.
«La strategia sulle contromisure mediche offre un’opportunità: trattenere i talenti europei, favorire ricerca e innovazione e garantire che le nuove soluzioni vengano sviluppate e prodotte in Europa – ha dichiarato il Presidente – O investiamo in innovazione, o rischiamo di restare indietro in una delle sfide più strategiche del prossimo decennio.
Per colmare questo divario servono strumenti concreti: biosensori di nuova generazione, tecnologie molecolari che identificano i patogeni in pochi minuti, kit medici a duplice uso civile-militare, procedure semplificate per l’accesso a prodotti innovativi e piattaforme che accelerino la scoperta e la produzione di nuove terapie. Tutto questo richiede finanziamenti adeguati. Il prossimo Quadro Finanziario Europeo dovrà, pertanto, prevedere fondi dedicati, stabili e immediatamente attivabili, perché senza risorse certe le strategie rischiano di restare sulla carta.
Il Presidente ha poi sottolineato l’impatto diretto sui territori: “La capacità europea di reagire a una crisi dipende direttamente da quanto velocemente le strutture locali possono essere attivate. Per questo credo che sarebbe utile che la Commissione valutasse la creazione di un manuale europeo delle migliori pratiche regionali e locali, perché anche la strategia più avanzata non serve a nulla se non riesce ad arrivare al cittadino in tempo. E qui il ruolo di Comuni, Province e Regioni è semplicemente insostituibile.
Oggi abbiamo un’opportunità unica – ha concluso il Presidente – trasformare tutto ciò che abbiamo imparato in un modello europeo replicabile, solido e coordinato, in cui ricerca, produzione, logistica e governance si integrino in un’unica catena di sicurezza sanitaria. Sono convinto che la collaborazione tra l’Unione europea, gli Stati membri e soprattutto le autorità regionali e locali sarà decisiva per garantire una preparazione moderna, efficace e vicina ai cittadini.»