Ieri e oggi si è tenuta la 167ᵃ Assemblea plenaria del Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles, nel corso della quale è stato approvato all’unanimità il parere sulle norme di mercato e le misure di sostegno al settore vitivinicolo, di cui Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto, in qualità di primo Vicepresidente della Commissione NAT, è stato nominato relatore generale.

Il parere del Comitato, di cui la Commissione UE dovrà tenere conto nella definizione del provvedimento finale del regolamento attualmente in esame, ha come obiettivo quello di sostenere il settore vitivinicolo prevenendo gli squilibri di mercato, promuovendo l’occupazione rurale, rafforzando la competitività di viticoltori e produttori di vini, adattandosi all’evoluzione delle preferenze dei consumatori.

«Il pacchetto di misure proposto dalla Commissione europea a sostegno del nostro settore vitivinicolo è un’iniziativa attesa da tempo, estremamente tempestiva e urgente in questo periodo di stagnazione economica, sfide meteorologiche estreme e crescente incertezza nel commercio globale – ha spiegato il Presidente – Grazie a queste misure, il settore godrà di maggiore flessibilità, con procedure di finanziamento semplificate e l’eliminazione delle sanzioni per il mancato utilizzo delle autorizzazioni. Spero che queste misure contribuiscano a garantire il futuro dei viticoltori europei che sostengono le economie locali e contribuiscono alla conservazione del patrimonio culturale europeo.»

«Nel parere viene ottimamente sottolineata – ha commentato Mauro Bordin, Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia – l’importanza del vino per i nostri territori, sia dal profilo socio-culturale che da quello turistico-economico. Quanto predisposto dall’Unione europea, quindi, è un buon punto di partenza ma urgono azioni concrete quanto specifiche a favore di quei produttori che stanno mettendo in atto già molti sforzi per adeguarsi ai mercati.»

Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza, è intervenuto sul Patto per l’industria pulita, dichiarando che «non può diventare una corsa a ostacoli per le nostre imprese. In sostanza: transizione ecologica sì, ma con realismo. Servono regole che tengano conto della realtà industriale europea, senza imporre tecnologie dall’alto. Dobbiamo garantire neutralità tecnologica, per lasciare alle imprese la libertà di scegliere le soluzioni più efficaci. Le nostre aziende devono poter innovare con libertà, non essere schiacciate da scadenze irrealistiche. Dobbiamo proteggere chi crea lavoro: piccole imprese, settori energivori, chi investe ogni giorno sul territorio. E non possiamo accettare concorrenza sleale da chi esporta in Europa prodotti fabbricati senza rispettare i nostri stessi standard. Una transizione giusta non difende solo l’ambiente, ma anche chi lavora e produce in Europa.»

Mentre Gaetano Galvagno, Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, ha posto all’attenzione del Comitato europeo delle Regioni la difficile situazione che l’isola sta vivendo a causa della prolungata emergenza idrica: «Di fronte al dramma dell’emergenza idrica, l’Europa ha il dovere di garantire un sostegno concreto ai territori più fragili e periferici, per questo invito Jessika Roswall, Commissaria europea per l’ambiente e la resilienza idrica, in Sicilia, perché la resilienza si costruisce con investimenti mirati e attraverso l’ascolto di chi, come i siciliani, ha bisogno di risposte rapide e concrete. La strategia europea deve tener conto delle specificità dei territori, affrontando la crisi con soluzioni uniche e non standardizzate.»

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