Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza, e Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto, sono intervenuti oggi alla 4ª seduta della Commissione ENVE (ambiente, cambiamenti climatici ed energia) del Comitato europeo delle Regioni.

«Nella seduta odierna, si affronta un tema nuovo e promettente: i crediti naturali – ha dichiarato il Presidente Aurigemma – Il sistema dei crediti naturali consente di premiare chi mette in atto interventi per migliorare lo stato ecologico di un territorio, ad esempio attraverso il ripristino di habitat naturali. Questo potrebbe aprire nuove opportunità economiche, creando incentivi positivi per agricoltori, proprietari terrieri e gestori forestali.

Tuttavia, non possiamo ignorare alcune criticità sostanziali. Attualmente il sistema è ostacolato da diversi fattori, tra cui: l’incertezza sui prezzi, la mancanza di norme coerenti e la frammentazione dei dati ecologici disponibili. Inoltre, chi lavora già sul territorio – in particolare nel settore agricolo e forestale – si confronta ogni giorno con pressioni normative e finanziarie rilevanti. Introdurre un nuovo meccanismo di mercato, per di più ancora poco sperimentato, potrebbe generare ulteriore complessità senza offrire garanzie sufficienti in termini di benefici concreti.

Infine, l’ipotesi di creare un sistema centralizzato di crediti naturali a livello europeo solleva legittime preoccupazioni sul piano della sussidiarietà. Gli ecosistemi variano profondamente da un Paese all’altro, e le autorità nazionali – più vicine ai territori – sono spesso in una posizione migliore per sviluppare politiche che tengano conto delle specificità ecologiche, sociali ed economiche locali. Per tutte queste ragioni, riteniamo che un approccio più flessibile e partecipativo, costruito dal basso verso l’alto, che valorizzi le competenze nazionali e incoraggi partenariati locali, possa risultare più efficace di un modello unico e centralizzato.»

Il Presidente Ciambetti è intervenuto nel dibattito sull’adattamento ai cambiamenti climatici: «Pur riconoscendo che diverse Regioni in Europa sono vulnerabili agli eventi atmosferici più estremi, dobbiamo evitare eccessivi allarmismi, riconoscere la capacità di resilienza e adattamento dei nostri territori, ragionare in termini di investimenti e infrastrutture, rafforzare le reti energetiche e far sì che settori chiave come l’agricoltura e il manifatturiero possano continuare ad operare.»

Nel corso della seduta della Commissione, c’è stata anche l’occasione per un aggiornamento in merito al parere sull’inquinamento da microplastiche del quale il Presidente Ciambetti è stato relatore. Nei mesi scorsi infatti è stato raggiunto un accordo provvisorio tra il Parlamento europeo e il Consiglio UE sulla proposta della Commissione UE di regolamentare e prevenire l’inquinamento da microplastiche causato dai pellet di plastica. «Complessivamente si tratta di un risultato soddisfacente ma ulteriormente migliorabile – ha commentato il Presidente Ciambetti – continueremo quindi ad adoperarci affinché si continui a lavorare in questo senso sia a livello comunitario quanto da parte degli stati nazionali.»

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